È facile imbattersi in internet, su siti e social, in questo decalogo dal significativo titolo: “Dieci regole per uccidere un’associazione”.
1) Non intervenire alle riunioni.
2) Giungere tardi quando si interviene.
3) Criticare il lavoro dei dirigenti e dei soci.
4) Non accettare mai incarichi poiché è più facile criticare che realizzare.
5) Offendersi se non si è membri del Direttivo e, se si fa parte, non intervenire alle riunioni oppure astenersi dal dare suggerimenti.
6) Se il Presidente chiede un parere su un argomento, rispondere che non si ha nulla da dire. Al termine, dire a tutti che non si è sentito niente di nuovo oppure esporre cosa si sarebbe dovuto fare.
7) Fare solo lo stretto indispensabile, ma quando gli altri soci si rimboccano le maniche ed offrono il loro tempo, senza secondi fini, lamentarsi che l’Associazione è diretta da una cricca.
8) Rimandare il pagamento della propria quota il più a lungo possibile.
9) Non darsi da fare per reclutare nuovi soci.
10) Lamentarsi che non si pubblica quasi mai niente sull’oggetto della propria attività ma non offrirsi mai per scrivere un articolo, o dare un consiglio.
Orgoglio di Toga è nata esattamente per fare l’opposto e noi fondatori lo abbiamo fatto perché ci crediamo davvero e non vogliamo perdere il nostro tempo di professionisti né tantomeno farlo perdere a coloro a cui ci rivolgiamo per cercare di dare un contributo utile, fattivo e concreto all’avvocatura. E per concreto intendiamo quello sul campo di battaglia dei tribunali, nelle trincee delle aule, dei nostri studi, degli uffici giudiziari e delle carceri.
Non ce ne sono già abbastanza di associazioni? C’era davvero bisogno di costituirne una nuova? La risposta ad entrambe le domande è sì, e proprio l’alto numero di associazioni, dispersive, focalizzate solo su un interesse specifico, troppo categorizzate, è stato per noi uno degli aspetti che ci ha portato a voler dare vita ad un nuovo soggetto inclusivo di tutte le istanze di noi professionisti senza lasciare per strada o indietro nessuno e dare nuovo risalto all’Avvocatura come categoria in tutte le sedi più opportune (come scriviamo nei nostri atti), ad iniziare da quelle politiche per essere ascoltati.
Un gruppo di Colleghi e amici, che tra un caffè in attesa, nelle code degli uffici giudiziari, ha toccato con mano le difficoltà che viviamo, la mancanza di attenzione ricevuta dalla classe politica, la scarsa considerazione da parte dei nostri clienti, spesso purtroppo i nostri primi nemici.
Abbiamo ritenuto che è giunto il momento di dimostrare di essere orgogliosi delle nostre toghe, quella seconda pelle che non indossiamo soltanto in aula ma che è la nostra armatura che vogliamo difendere e rinforzare.
Noi ci siamo sempre stati alle nostre riunioni, mettendo a disposizione il nostro tempo e senza criticarci tra noi, discutendo anche animatamente le nostre idee mettendoci la faccia e senza lamentarci. Abbiamo deciso di crederci davvero ed essere pronti fin da adesso e ancor più quando, speriamo presto, cesserà questa emergenza e dovremo essere presenti per impedire un ulteriore sfacelo della Giustizia o di essere considerati solo interlocutori inutili e, pertanto, da non tenere in considerazione.
Noi siamo Orgoglio di Toga.