Orgoglio di Toga: quella toga che sta nella nostra anima prima ancora che sulle nostre spalle; quella toga che difendiamo con tutti noi stessi perché sappiamo quanto gravoso sia il sudore con il quale l’abbiamo conquistata; quella toga che è il nostro Vangelo e modus vivendi; quella toga che usiamo per i diritti di tutti, a volte a costo della vita, come stanno facendo, ormai da anni, i Colleghi Turchi, contro un regime che opprime i diritti umani.
La nostra orgogliosa Toga. La nostra fiera Toga.
Ogni giorno ci serviamo delle nostre competenze per modificare un pezzettino, piccolo ma importante, della società in cui viviamo.
Troppe volte, forse per l’alto numero di Avvocati che opera in Italia, sentiamo svilire il senso della nostra professione, come fosse un mestiere qualunque.
E invece.
Il nostro operato non si ferma quasi mai alla risoluzione del singolo caso, ma contribuisce, sia pur in diversa misura, a dare interpretazioni alle norme, a farle applicare o disapplicare.
Quando la Suprema Corte fornisce una preziosa guida giurisprudenziale, troppo spesso dimentichiamo che quella risposta è stata generata dal quesito di un Avvocato, il quale ha meditato, ha fornito un piano di ragionamento, ed ha posto una domanda a cui i Giudici hanno dovuto necessariamente dare una risposta.
Quando ascoltiamo pazientemente le storie e le richieste dei nostri clienti e li orientiamo in una visione complessiva del caso, fornendo anche una guida comportamentale, non stiamo forse facendo la nostra parte per orientare la cultura in cui viviamo?
Dobbiamo ricominciare a guardare con fierezza alla nostra professione, come merita, per l’impegno che in essa è da noi profuso ogni giorno.
Dobbiamo riprenderci quel rispetto che è dovuto alla Toga, come simbolo di appartenenza ad una classe di persone, classe foriera di positività e di impegno nella società, di legalità e di democrazia.
Orgoglio di Toga è tutto questo.
E’ il preciso scopo di dare nuovamente alla classe forense il lustro che le spetta; non per un’ancestrale ed indefinibile diritto, bensì per il lavoro svolto ogni giorno sul campo, senza sosta, per la società di cui è parte integrante.
E’ anche, la nostra associazione, una fucina di idee innovative e concrete, per svolgere con minori difficoltà la professione più bella che esista: vogliamo risolvere gli atavici problemi disorganizzativi che penalizzano il nostro tempo e le nostre energie, a vantaggio di una classe forense che merita di essere al centro dei nostri progetti.