“Se vuoi cambiare il mondo, prova prima a migliorare e a trasformare te stesso” (Dalai Lama).
In queste poche parole è racchiuso il significato più intimo della parola “migliorare”, il valore intrinseco che il termine stesso contiene.
Il miglioramento individuale, seppure forse non sufficiente, è di certo condizione necessaria per cambiare il mondo. È da sempre l’obiettivo costante di ogni individuo, quello che ciascuno, quotidianamente, persegue o tenta di perseguire.
Partiamo da un presupposto: migliorare significa cambiare. Per l’esattezza, cambiare in meglio. Vale a dire, uscire da quella comfort zone che ognuno si crea ed all’interno della quale, troppo spesso, si adagia.
Per migliorare dobbiamo abbandonare le certezze cui siamo ancorati, che ci hanno sostenuto nel percorso intrapreso, per dirigerci verso qualcosa di nuovo ed inesplorato. E, come ogni cambiamento, la strada che vi conduce, è ricca di ostacoli e comporta inevitabilmente dei rischi.
Ma a ben vedere, migliorare significa anche esprimere una parte di sé che in fondo c’è sempre stata, ma che risultava ancora inespressa. Trasformare in atto, ciò che era solo in potenza. Per questo è necessario cogliere ogni occasione che capita nella vita, per fare quel “qualcosa in più” rispetto al giorno precedente, che possa contribuire alla propria crescita personale. Al contrario, accettare la staticità, equivale ad accontentarsi. E ciò conduce inevitabilmente ad una buia stagnazione, ad un livellamento verso il basso: uccide la professionalità ed, in generale, l’individualità.
Uno degli obiettivi dell’Associazione Orgoglio di Toga è, per l’appunto, quello di migliorare costantemente la condizione non solo professionale, ma anche socio-culturale, degli Avvocati, offrendo servizi, momenti di riflessione, intraprendendo iniziative, per il bene comune: un qualcosa di cui ognuno può far parte, in un momento di assoluta inclusione. Orgoglio di Toga è l’Avvocatura stessa, che si riunisce per crescere.
Credo fortemente nei valori fondanti e fondamentali dell’Associazione ed ho voluto farne parte sin da subito perché, oltre ad essere un motivo di grande orgoglio ed a rappresentare la possibilità di entrare in contatto nella maniera più intima con i Colleghi, è per me un momento di crescita personale e professionale. Anche in questo caso, un miglioramento.
È quindi giunto il momento dell’«autoanalisi», quella che secondo Freud risulta impossibile. Ma personalmente adoro le sfide e “mi ci butto”, correndo il rischio di essere smentito.
Anche se non sono in grado di stabilire con esattezza “se” e “quanto” io sia migliorato nel corso degli anni, di una cosa sono certo: l’impegno e la dedizione che metto in ciò che faccio ed in ciò che riuscirò a fare tramite tale Associazione, mi permette di affermare in ogni caso che, magari senza riuscirci, cerco quotidianamente di migliorare me stesso, imparando sempre qualcosa di nuovo, giorno dopo giorno.
Al riguardo, mi permetto di fare mie le parole di una grande protagonista del Cinema, che di certo ha contribuito al cambiamento del mondo del grande schermo: “Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare” (Marilyn Monroe).
In conclusione, sono fermamente convinto che tutti i Colleghi si possano rispecchiare nei valori fondanti l’Associazione Orgoglio di Toga. E tutto questo non potrà che dare vigore e forza, motivazione e sostegno ad una professione troppo spesso bistrattata e calpestata, ma che merita di avere il ruolo che le spetta. Non soltanto perché, individualmente, ci permette di tornare a casa dopo una dura giornata di lavoro ed essere soddisfatti di aver potuto aiutare qualcuno, con la stessa dedizione ed il medesimo sforzo che utilizziamo per risolvere i nostri stessi problemi; ma anche per l’estremo senso di benessere che ci pervade quando sentiamo di aver fatto un buon lavoro, perché “giustizia è fatta”.
In fondo, questo è il momento in cui, tutti, ci sentiamo già un pochino migliori.
Ed è solo il primo passo per cambiare il mondo.