I Valori di Orgoglio di Toga: PASSIONE

Orgoglio di Toga
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Una parola comunemente usata, quasi abusata e inflazionata, tanto da apparire ormai banale: passione per il calcio, la musica, l’arte e la poesia, passione per questo o quello, passione d’amore, passione ardente, passione erotica. Ogni sfumatura accomunata, comunque, da un senso di piacere. Eppure la sua etimologia ci porta altrove. Il suo significato principale è quello di sofferenza, di pena, di grande dolore. Nel suo etimo troviamo, infatti, riferimenti storici e culturali risalenti addirittura all’età di Gesù: “la Passione di Cristo”, proprio ad indicare l’enorme sofferenza ed il profondo dolore.

Giusta l’intensità di tale dolorosa condizione interiore e la valenza primaria che ricopre tra le affezioni dell’uomo, la passione è divenuta un’antonomasia con cui indicare una quantità di forti sentimenti, di sensazioni perturbanti, spesso non spiegabili razionalmente, in netta contrapposizione con la ragione. La passione, quindi, è un turbinio di emozioni, non inquadrabile con la logica, un impulso interiore verso qualcosa o qualcuno, un sentimento forte, vigoroso e turbolento, nelle sue possibili accezioni, dolorose o piacevoli, o addirittura, così illogico, da poter essere contemporaneamente entrambe. Ed è proprio in questo turbinio di emozioni che si colloca la professione dell’Avvocato, una vera e propria dedizione, una vocazione, una passione appunto. L’Avvocato è, infatti, chiamato a difendere e ad affermare la legalità e la Giustizia, dovendo contemperare e valutare interessi e situazioni delicate, contrastanti e non sempre chiare. Sicché come l’ammalato si rivolge al medico per trovare rimedio al suo male, parimenti l’imputato trasferisce il suo dramma personale, le sue sofferenze al difensore che, con l’uso legale e non distorto degli strumenti che la tecnica del diritto impone, ha il dovere di vivere dentro di sé il tormento del suo assistito e sostituendosi ad esso, di trovare quei giusti rimedi, l’assoluzione, l’attenuazione della pena, e patteggiamento, ecc…, che da solo il cittadino non sarebbe in grado di darsi. Ed è anche qui che si presenta la passione dell’Avvocato verso è la propria professione: quella sofferenza, quell’immedesimarsi, quella capacità di empatia nei confronti del proprio assistito. Nel ruolo, inoltre, di difensore nel processo, c’è anche la sofferenza della solitudine dello stesso difensore, solo con se stesso, e col suo assistito che a lui chiede aiuto. Così anche c’è pathos nell’animo del difensore nell’ascoltare una decisione che renda giustizia e quanto invece forti siano il dolore, l’amarezza e anche la vergogna che si prova di fronte ad una ingiusta condanna, quando colpisce un imputato-cittadino che, in coscienza, si ritiene innocente. Ancora passione, tra gioie e sofferenze, nei rapporti con i colleghi, i magistrati ed il personale delle cancellerie “La nobile passione dell’avvocato dev’essere in ogni caso consapevole e ragionante: avere i nervi così solidi da saper rispondere alla offesa con un sorriso amabile, e da ringraziare con un garbato inchino il presidente burbanzoso che ti toglie la parola” come affermava Calamandrei.

Sarà, pertanto, proprio la passione, che si è cercato in questa breve nota di narrare, ad essere tra i valori fondamentali che spingeranno i soci dell’associazione “Orgoglio di Toga” ad operare forti e determinati al servizio dell’Avvocatura.

Pubblicato da:

Angela Leo

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