IL CONCORSO DI MAGISTRATO TRIBUTARIO

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Con la nascita della Quinta Magistratura Tributaria (Legge n. 130/2022), finalmente, nella Gazzetta Ufficiale n. 46 del 07/06/2024 è stato pubblicato il bando del primo concorso per esami a 146 posti di magistrato tributario.

Per essere ammesso al concorso è necessario che l’aspirante sia cittadino italiano, abbia l’esercizio dei diritti civili, sia di condotta incensurabile, sia fisicamente idoneo all’impiego a cui aspira, sia in posizione regolare  nei confronti del servizio di leva al quale sia eventualmente chiamato, sia in possesso della laurea in giurisprudenza conseguito al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni ovvero del diploma di laurea magistrale in Scienze dell’economia (classe LM-56) o in Scienze economico-aziendali (classe LM-77) o di titoli degli ordinamenti previgenti a questi equiparati, abbia pagato € 50,00, sia, infine, in possesso degli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti.

Tutti i suddetti requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda.

La domanda di partecipazione al concorso deve essere inviata esclusivamente per via telematica entro il 07/07/2024.

Dopo aver presentato la domanda, il candidato effettuerà la stampa della ricevuta di avvenuta iscrizione al concorso che dovrà essere consegnata il giorno stabilito per la prova preselettiva.

Il concorso può essere tentato al massimo tre volte.

L’espulsione del candidato dopo la dettatura del tema, durante le prove scritte, è causa di esclusione dal concorso ed equivale ad inidoneità. Produce, inoltre, gli stessi effetti dell’inidoneità l’annullamento di una prova da parte della commissione quando essa abbia accertato che la stessa sia stata, in tutto o in parte, copiata da quella di altro candidato o da qualsiasi testo ovvero che l’elaborato sia stato reso riconoscibile.

La commissione di concorso è nominata entro il 22/07/2024 con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze previa delibera del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (C.P.G.T.).

E’ prevista una prova preselettiva che può avere luogo in sedi decentrate e in date a sessioni diverse, con l’ausilio di strumenti informatizzati.

Con avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – 4° Serie speciale del 27 settembre 2024 verrà data comunicazione riguardo alla pubblicazione dei quesiti validati dalla commissione e al diario della prova preselettiva.

La prova preselettiva consiste nella soluzione di 75 quesiti a risposta multipla da risolvere nel tempo massimo di 60 minuti, attinenti alle seguenti materie:

  • diritto civile (15 quesiti);
  • diritto processuale civile (15 quesiti);
  • diritto tributario (15 quesiti);
  • diritto processuale tributario (15 quesiti);
  • diritto commerciale (15 quesiti).

Ciascun quesito consiste in una domanda seguita da 4 risposte, delle quali solo una è esatta.

La valutazione della prova preselettiva è effettuata attribuendo i seguenti punteggi:

  • 1 punto per ogni risposta esatta;
  • meno 0,33 per ogni risposta errata o multipla;
  • 0 punti per ogni mancata risposta.

Durante la prova i candidati non possono comunicare tra di loro e non possono avvalersi di codici, raccolte normative, vocabolari, testi, appunti di qualsiasi natura, telefoni cellulari e qualsiasi strumento idoneo alla memorizzazione di informazioni o alla trasmissione di dati.

La mancata partecipazione alla prova preselettiva comporta l’automatica esclusione dei candidati dal concorso.

Alla successiva prova scritta è ammesso un numero di candidati pari a tre volte i posti messi a concorso (cioè 438 : 146 per 3).

Accedono alla prova scritta coloro che hanno riportato lo stesso punteggio dell’ultimo candidato che risulta ammesso.

Sono esonerati dalla prova preselettiva ed ammessi comunque alla prova scritta:

  • gli attuale giudici tributari onorari;
  • i magistrati ordinari, militari, amministrativi e contabili;
  • i procuratori e gli avvocati dello Stato;
  • i candidati diversamente abili con percentuale di invalidità pari o superiore all’ottanta per cento (art. 20, comma 2-bis, Legge n. 104/1992).

La prova scritta si svolgerà nelle date e nella sede di cui al diario che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

La prova scritta consiste nello svolgimento di due elaborati tra i tre di seguito indicati, individuati mediante sorteggio da effettuarsi nell’imminenza della prova:

  • elaborato teorico vertente sul diritto tributario;
  • elaborato teorico vertente sul diritto civile o commerciale;
  • prova teorico – pratica consistente nella redazione di una sentenza in materia tributaria.

Gli elaborati devono essere presentati nel termine di otto ore.

I candidati potranno consultare i semplici testi dei codici, delle leggi e dei decreti dello Stato, secondo le modalità che saranno determinate nel decreto ministeriale di adozione del diario delle prove scritte.

Sono ammessi alla prova orale i candidati che ottengono un punteggio non inferiore a diciotto trentesimi in ciascun elaborato della prova scritta.

Non si procede alla correzione del secondo elaborato qualora la valutazione del primo risulti inferiore a diciotto trentesimi.

Ai candidati che abbiano conseguito l’ammissione alla prova orale è data comunicazione con l’indicazione del voto riportato in ciascun elaborato almeno venti giorni prima di quello in cui devono sostenere detta prova.

La prova orale verte sulle seguenti materie:

  1. diritto tributario e diritto processuale tributario;
  2. diritto civile e diritto processuale civile;
  3. diritto penale tributario;
  4. diritto costituzionale e diritto amministrativo;
  5. diritto commerciale;
  6. diritto dell’Unione europea;
  7. contabilità aziendale e bilancio;
  8. elementi di informatica giuridica;
  9. colloquio in una lingua straniera, indicata dal candidato all’atto della domanda di partecipazione al concorso, scelta fra le seguenti: inglese, spagnolo, francese e tedesco.

Conseguono l’idoneità i candidati che ottengono un punteggio non inferiore a sei decimi in ciascuna delle materie della prova orale e un giudizio di sufficienza nel colloquio nella lingua straniera prescelta e, comunque, una votazione complessiva tra prova scritta e provale orale non inferiore a 90 punti.

Non sono ammesse frazioni di punto.

I titoli di preferenza a parità di merito, tassativamente indicati nell’art. 12 del bando, devono essere posseduti non oltre la data di scadenza del bando stesso.

Tra i titoli di preferenza, a parere dello scrivente, senza giustificazioni, non sono stati previsti quelli di avvocato e dottore commercialista iscritti all’Albo mentre sono stati considerati validi quelli di dipendente dal MEF da non meno di un anno a qualsiasi titolo,  di atleta nei gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato e, infine, di “tutor” del reddito di cittadinanza.

I concorrenti dichiarati idonei sono classificati secondo il totale del punteggio complessivo conseguito, tenuto conto degli eventuali titoli di preferenza a parità di merito.

I concorrenti dichiarati idonei all’esito del concorso con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze sono nominati magistrati tributari nei limiti dei posti messi a concorso.

Maurizio Villani – gazzetta ufficiale n. 46 del 07-06-2024

Pubblicato da:

Maurizio Villani

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