Sembra ieri quando ci trovammo con Mauro Vaglio, l’editore Roberto Boiardi e gli altri amici dell’associazione Orgoglio di Toga e decidemmo di dare vita ad un concorso letterario, destinato ai Colleghi, per dare la possibilità di raccontare la nostra vita quotidiana, il nostro lavoro, i nostri studi e le aule di questa giustizia di cui, ne sono sempre più convinto, siamo la vera forza motrice. Non potevamo immaginare il successo che ha avuto ed il merito non è certo nostro, ma degli Autori che continuano a sorprenderci e ispirarci anno dopo anno.
Quel giorno del 2021 decidemmo anche di dedicarlo ad un Avvocato che non era più con noi ma che, per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, è stato prima di tutto, più che un Collega, un amico e una guida per i più giovani, un punto di riferimento per tutti noi: Giovanni Cipollone.
Dopo di lui l’edizione del 2022 è stata dedicata a Titta Madia e quella appena conclusa, 2023, a Giuseppe Gianzi. Anche loro due grandi professionisti di cui sentiamo la mancanza, i consigli, l’immagine e il carisma. La prossima edizione, per unanime decisione di tutti, è purtroppo dedicata a Giovanni Aricò. Purtroppo, perché anche lui non è più con noi.
È già in preparazione il bando e, spero, che i colleghi di tutta Italia vogliano partecipare e portare le loro esperienze, il loro quotidiano, il loro modo di essere avvocati così come lo hanno fatto i partecipanti alle prime tre edizioni.
Io ho avuto dal primo giorno l’apparentemente ingrato ma, in realtà, graditissimo compito di essere il direttore editoriale del progetto e ringrazio ancora chi mi ha concesso questo privilegio che mi ha dato la possibilità di essere il primo a leggere gli elaborati che sono giunti da tutta Italia e che mi hanno permesso di conoscere le storie di vita da tribunale non solo dei partecipanti ma anche dei loro colleghi, dei loro clienti, dei magistrati con cui ogni giorno si scontrano e incontrano. Sono tutte storie vive che ho sentito scorrere nelle vene. Spero di leggerne ancora molte.
Questa edizione ha visto la partecipazione di numerosi Colleghi che hanno condiviso racconti affascinanti, tratti dalla loro e nostra vita quotidiana, passata, presente e anche futura. Non solo racconti e storie vere e toccanti che riflettono il nostro lavoro di ieri e di oggi, ma alcuni colleghi si sono avventurati anche nella di fantascienza con racconti futuristici su temi innovativi, come l’intelligenza artificiale nelle aule di giustizia, offrendoci uno sguardo forse inquietante su ciò che potrebbe riservarci il futuro.
A mio modo di vedere ogni partecipante ha vinto già nel momento in cui ha preso in mano la penna (voglio illudermi che si usi ancora questo sistema, lasciatemici credere). Alla fine, quando ci siamo visti costretti a scegliere un vincitore ci siamo sentititi in imbarazzo e, credetemi, la scelta è andata semplicemente a un primo inter pares
Con un rinnovato entusiasmo e la forza che ci ha dato il successo delle prime tre edizioni, riprendiamo quindi questo viaggio.
La quarta edizione del premio Orgoglio di Toga è sulla linea di partenza. Invito tutti i colleghi a partecipare perché sono certo che ognuno di noi ha una storia da raccontare, sia essa ispirata alla realtà o frutto di un’immaginazione, che a volte non riesce ad eguagliare quello che viviamo ogni giorno.
Continuate a scrivere, a sognare e farci sognare e a condividere le vostre storie con noi. Siamo impazienti di leggere le vostre prossime opere e di celebrare insieme.
Con la mia più sincera gratitudine e grandi aspettative perché partecipare è, anche, far sentire la voce dell’avvocatura di cui facciamo parte. Dell’Orgoglio della nostra Toga.